Incontro con il dott. Simone Casavecchia, Direttore editoriale "Edizioni Sabinæ"

Problematiche etiche in un progetto editoriale. È possibile una comunicazione sostenibile?


“La professionalità di un editore la si vede dai titoli che pubblica”

 

ROMA (17.03.2010) – Può sembrare banale, ma nel mondo editoriale il principale problema è la scelta dei titoli. Lo ha spiegato Simone Casavecchia, direttore editoriale delle Edizione Sabinæ, durante un'incontro con gli studenti di comunicazione. Per avviare un’impresa editoriale, ha aggiunto, si richiede professionalità, originalità e un progetto sostenibile. Ma soprattutto occorre “avere chiara l’idea di ciò che si vuole realizzare”.

Per Casavecchia, l’editore deve “essere attento a quello che sceglie senza tradire la linea editoriale per un fattore ad esempio economico”. La sua casa editrice si dedica in particolare al settore del cinema. In ambito editoriale, il lavoro va fatto “goccia a goccia”. Il vero problema è quello di “rendersi visibili” non solo al grande pubblico, ma soprattutto ai distributori.

L’editoria è un mercato delle idee e “siamo noi editori a dare vita a queste idee”. Un libro deve “unire le persone con il personaggio, uscire dallo scaffale e diventare un vivere quotidiano”. Ogni idea che l’autore vuole comunicare esercita infatti un’influenza nel quotidiano delle persone.

Pertanto, l’editore ha una grande responsabilità quando sceglie un titolo: al momento dell’acquisto, “l’editore scompare e il libro comincia il suo proprio dialogo con il lettore”. Pertanto, occorre sempre “seguire una linea editoriale, un’idea chiara di fondo”. E la professionalità di una casa editrice “la si vede chiaramente nei titoli che pubblica”.

 

di Rocío Franch